Intel ha ufficializzato l'arrivo, a partire dal 4 novembre, dei microprocessori desktop Core di 12esima generazione "Alder Lake" e delle motherboard basate su chipset Z690. L'azienda statunitense propone un totale di sei modelli al lancio - Core i5-12600K e KF, Core i7-12700K e KF e Core i9-12900K e KF - mentre altri ne arriveranno nei prossimi mesi per coprire fasce di prezzo e prestazioni differenti.

Alder Lake, la disponibilità al tempo dello shortage

Come ormai noto a tutti, una produzione di semiconduttori che non tiene il passo della domanda da un anno a questa parte rende difficile non solo acquistare un prodotto tecnologico, ma anche rintracciarlo al giusto prezzo. Intel, per il lancio di Alder Lake, assicura che entro l'anno porterà sul mercato centinaia di miglia di processori Core di 12esima generazione, per raggiungere la cifra di oltre 2 milioni alla fine del primo trimestre 2022.

Per quanto concerne il debutto, Intel sta lavorando sodo anche con l'ecosistema dei partner, per questo vedremo più o meno da subito oltre 60 motherboard Z690 raggiungere i negozi fisici e online, coprendo oltre 30 Paesi grazie a oltre 140 partner che porteranno sul mercato singoli componenti o PC preassemblati.

La sensazione, in base a quanto dichiarato, è che Intel riesca a produrre un buon numero di CPU per il periodo, tanto che l'azienda si aspetta di totalizzare il record di consegne di processori K (lettera che indica il moltiplicatore sbloccato nella CPU) della sua storia, ma molto dipenderà dall'ecosistema e dai partner. Il mercato è interconnesso, quindi le rassicurazioni di Intel possono spingersi fino a un certo punto. Il CEO Pat Gelsinger ha affermato che la situazione di shortage migliorerà gradualmente nel corso del 2022, ma l'orizzonte è al 2023.

Il migliore processore per giocare

Intel ci ha parlato di Alder Lake aprendo con tre frasi che danno la dimensione delle sue aspettative e quello che dovremmo aspettarci dalla nuova serie di CPU: migliore processore gaming al mondo; migliore esperienza di overclock; passo da gigante nella creazione di contenuti. Il tutto è condito da una piattaforma totalmente rinnovata basata sull'inedito socket LGA 1700, dal supporto alle memorie DDR5-4800 (conservando anche quello alle DDR4-3200) e dal PCI Express 5.0 tramite la CPU (il chipset Z690 offre diverse linee 4.0 e 3.0).

Le CPU Alder Lake sono totalmente nuove, sotto tutti gli aspetti: si parte dal processo produttivo Intel 7 (ex 10 nm Enhanced SuperFin) per arrivare all'architettura ibrida che fonde due architetture, Golden Cove e Gracemont. Golden Cove è l'architettura ad alte prestazioni che dà vita ai Performance Core, detti P-core, di questa architettura. Queste unità sono ottimizzate per gestire carichi single-thread o che ne richiedono pochi, e servono in particolare per migliorare le prestazioni in gaming e nella produttività.

Gracemont, invece, è l'architettura alla base degli Efficient Core, E-core, ovvero dei core più efficienti in grado di occuparsi di operazioni in background e gestire lo scaling con carichi di lavoro con un alto numero di thread.

Questi due elementi hanno una ISA identica - per questo Alder Lake non supporta AVX512 - e sono orchestrati da quello che Intel chiama Thread Director, una sorta di cervello dentro ai core che parla al sistema operativo affinché le decisioni di scheduling siano fatte velocemente e correttamente, indirizzando i thread sul core più adatto.

Allo stesso tempo, Thread Director agisce da vigile e sposta di concerto con il SO i thread in base al variare delle condizioni operative (ad esempio avviando carichi di lavoro diversi, come il gaming e la sua cattura per fare uno streaming).

Con Alder Lake, oltre ai nuovi core, troviamo una struttura della cache rinnovata. Abbiamo una cache L3 (LLC) fino a 30 MB condivisa tra P-core, E-core e GPU integrata che l'azienda chiama Common Intel Smart Cache. I P-core hanno accesso, inoltre, a 1,25 MB di cache L2 ciascuno (quindi fino 10 MB considerando che i P-core sono al massimo 8), mentre vi sono 2 MB di cache L2 per ogni cluster di E-core (4 unità), quindi fino a 4 MB considerando che il processore di punta ha 8 E-core.

Secondo Intel, il nuovo P-core "Golden Cove", a parità di frequenza (3,3 GHz), è mediamente il 19% più veloce rispetto al core Cypress Cove a bordo dei processori Core di undicesima generazione desktop. E per quanto concerne l'E-core? Intel ci ha mostrato il seguente grafico in cui evidenzia come le prestazioni single-thread di Gracemont, a parità di clock, siano simili a quelle di un core Comet Lake delle CPU Core di decima generazione.

In una precedente presentazione, Intel mise a confronto un core Gracemont (1 thread) con un core Skylake (1 thread), evidenziando come le prestazioni salgano del 40% a parità di consumo, o se si vuole vederla al contrario, i consumi scendano del 40% a parità di prestazioni. "Per dirla diversamente, un core Skylake consuma 2,5 volte più energia per raggiungere le stesse prestazioni", disse un ingegnere di Intel.

Spostando invece il confronto sul throughput e raffrontando un chip Skylake con 2 core / 4 thread con un cluster di E-core Gracemont formato da 4 core / 4 thread, abbiamo l'80% di prestazioni in più allo stesso consumo o un calo dei consumi dell'80% alle medesime prestazioni. "Skylake consuma 5 volte l'energia in più offrendo le stesse prestazioni", aggiunse Intel, "e questo è persino più incredibile se pensate che abbiamo inserito 4 E-core in un'area simile a un solo core Skylake".

Per questo Intel, per quanto parli di Efficient Core, ritiene l'architettura Gracemont comunque in grado di offrire prestazioni elevate, con risvolti positivi nella produttività quotidiana.

Mettendo a confronto un nuovo Core i9-12900K con il precedente 11900K, Intel sottolinea miglioramenti in gaming evidenti, con diversi giochi più veloci del 20%.

I test che vedete sono stati svolti su Windows 11 Pro in Full HD (dettagli alti) e chi ci segue costantemente sa che tra il nuovo sistema operativo di Microsoft e i chip AMD Ryzen c'è stato qualche iniziale problema, risolto con una patch del SO e l'aggiornamento dei driver per il chipset. I test che vedete qui di seguito, in cui vediamo a confronto il 12900K con il Ryzen 9 5950X, sono stati svolti da Intel prima di quelle patch, ma l'azienda assicura che i nuovi chip sono comunque più veloci di quelli della concorrenza anche dopo gli update:

I benchmark del 12900K sono stati eseguiti su piattaforma Z690 con 64 GB di memoria DDR5-4400, quelli sull'11900K su una motherboard Z590 con 64 GB di DDR4-3200 e quelli sul chip AMD su una X570 con 64 GB di DDR4-3200. La scheda video, in tutti i casi, era una GeForce RTX 3090 di EVGA. Come vedete, c'è una differenza per quanto concerne la RAM, tra DDR5 e DDR4. Secondo Intel, sebbene le DDR5 "offrano le migliori prestazioni e matureranno con il tempo", anche con le DDR4 il 12900K rimane "il miglior processore per giocare al mondo".

Non si vive però di solo gaming, c'è anche la produttività e in particolare la creazione di contenuti. Secondo Intel, Alder Lake rappresenta un enorme passo avanti in tal senso rispetto ai chip Rocket Lake di precedente generazione: non stentiamo a crederlo perché l'11900K conta 8 core, il 12900K ne ha 16, seppur di "diversa caratura".

Un altro grafico diffuso dall'azienda statunitense aiuta a comprendere perché Intel abbia scelto la strada del progetto ibrido, sia come viatico per aumentare le prestazioni che l'efficienza energetica. In pratica, il nuovo progetto del 12900K permette di avere il 50% delle prestazioni multi-threading in più rispetto all'11900K alla potenza di picco, oppure prestazioni multi-threading simili ma a un quarto della potenza. "Quattro E-core occupano l'area di un P-core, ma offrono il 60% di throughput multi-thread in più, ecco perché l'approccio ibrido è molto più efficiente", ha dichiarato Intel.

L'azione combinata di P-core ed E-core aiuta il 12900K a offrire un frame rate l'84% maggiore rispetto all'11900K quando si gioca e si fa streaming contemporaneamente. Passando invece alla creazione di contenuti, le prestazioni salgono del 29% eseguendo una dopo l'altra l'importazione di immagini RAW, l'esportazione in JPEG e l'esportazione di video modificati, mentre svolgendo parallelamente le operazioni su immagini e video le prestazioni salgono del 49% rispetto all'11900K. Altri confronti tra 12900K e 11900K nella creazione di contenuti e produttività li vedete di seguito:

Avete notato? Non c'è un confronto diretto con i Ryzen 5000, il che ci fa pensare che in termini di produttività ci potrebbe essere un pareggio, o una situazione in cui a seconda del carico vedremo davanti le CPU Intel o quelle AMD.

Alder Lake: Windows 11 migliora le prestazioni?

La risposta a questa domanda, secondo Intel, è un netto sì. Il colosso dei microchip e Microsoft hanno lavorato per supportare al meglio la nuova architettura ibrida e l'Intel Thread Director sul nuovo sistema operativo Windows 11. Cosa succede se create un PC con CPU Alder Lake e installate Windows 10, Linux o Chrome OS? La risposta ce l'ha data Guy Therien, Intel Fellow.

"Windows 10 implementa una versione iniziale di Intel Thread Director che ottiene informazioni su P-core ed E-core ma non si avvale di thread software per fornire un feedback specifico come Windows 11. Questo può risultare, in alcuni test, in una variabilità tra una sessione e l'altra, ma l'esperienza utente con Windows 10 è incredibile".

Per quanto concerne Linux e Chrome OS, Intel sta lavorando al supporto di Intel Thread Director ma l'attuale scheduler ITMT di Linux comprende le differenze tra i due tipi di core sfruttando l'interfaccia Intel Speed Shift e per questo l'esperienza sarà, da subito, ottimale.

Intel, a ogni modo, sta lavorando con gli sviluppatori per far sì che programmi e giochi funzionino al meglio sulla nuova architettura ibrida di Alder Lake, quindi non stupitevi se vedrete miglioramenti - anche sensibili - delle prestazioni nel corso dei prossimi mesi. L'azienda condividerà inoltre linee guida e tutto il necessario per consentire agli sviluppatori di ottimizzare le loro creazioni per i nuovi chip Core.

Intel non sta solo lavorando per ottenere le massime prestazioni, ma anche per spazzare via le possibili criticità tra vecchi software / giochi e il nuovo progetto ibrido. L'azienda ha identificato alcuni problemi nei suoi test e in particolare ha confermato l'esistenza di un'incompatibilità con i sistemi anticopia dei giochi (come Denuvo), qualcosa che era già trapelato nelle scorse settimane. Questi sistemi rilevano gli Efficient Core come se fossero un sistema diverso e quindi impedisco l'avvio del gioco.

Intel ha spiegato che Denuvo ha già risolto il problema e sta rilasciando un aggiornamento per i titoli coinvolti: durante i test sono emersi 91 giochi "problematici", e a oggi rimangono 32 giochi da "sistemare". Intel ha ravvisato problemi con 18 giochi su una "top list" di 200, ma 16 di questi sono stati aggiornati o lo saranno a brevissimo per lasciarsi l'incompatibilità con Alder Lake alle spalle, mentre per gli altri due il correttivo arriverà a breve.

Il TDP non è più TDP: benvenuto Processor Base Power

Con questa generazione di processori, Intel ha deciso di cambiare la terminologia per quanto riguarda la potenza. Non parleremo quindi più di TDP, che l'azienda non ritiene essere un termine accurato, di Power Level 1 o 2 (PL1, PL2) bensì di Processor Base Power (PBP) e di Maximum Turbo Power (MTP). Per fare un esempio, nel caso di un Core i9-12900K configurato di default, il PBP è 125W mentre l'MTP è pari a 241W. Intel permette però anche un funzionamento costante a 241W costanti sui chip della serie K, dove PBP e MTP combaciano (nella slide, richiamando la vecchia nomenclatura, si parla di PL1 = PL2).

Overclock: Alder Lake, Z690 e DDR5, Intel punta a nuovi record

Dan Ragland, principal engineer per l'overclock di Intel, ci ha parlato delle novità che interessano i processori Alder Lake e l'intera piattaforma Z690, DDR5 comprese. Anzitutto, i processori Core di dodicesima generazione presentano un die meno spesso del 25% rispetto alla precedente generazione, una saldatura (STIM, Solder Thermal Interface Material) meno spessa del 15% e un heatspreader con uno spessore maggiore: secondo Intel questi cambiamenti migliorano lo scambio di calore con i dissipatori rispetto alle generazioni precedenti e facilitano l'eventuale OC - anche quello non estremo.

In termini di overclock del processore, tutti i modelli K e KF sulle motherboard Z690 danno agli utenti il massimo grado di libertà e intervento, permettendo di cambiare la frequenza tanto ai P-core quanto agli E-core, ma non solo: sono oltre 20 le voci su cui gli appassionati di OC possono intervenire per spremere, oppure ottimizzare, il funzionamento della loro CPU in base al tipo di raffreddamento. La versione 7.5 di Intel XTU permette di agire a 360° su CPU, memorie e piattaforma.

Al suo interno c'è anche ISO, ovvero Intel Speed Optimizer, strumento che consente anche ai neofiti di overcloccare le CPU con un click. ISO modifica la frequenza di P-core, E-core, tensione e altri parametri: inizialmente XTU 7.5 supporterà solo il 12900K/KF, mentre le altre SKU saranno supportate dalla versione 7.6. Nel corso della sua spiegazione, Intel ha inoltre confermato che continuerà a permettere l'OC della memoria anche con chipset differenti dallo Z690.

L'avvento delle memorie DDR5 porta con sé la versione 3.0 di XMP, lo standard che dal 2007 e dopo milioni di moduli venduti ogni anno permette l'overclock della memoria semplice e automatico rispetto ai valori definiti dagli standard JEDEC.

XMP 3.0 non è un semplice aggiornamento della specifica ma un salto nel futuro perché migliora ogni aspetto. Intel ha aumentato la flessibilità di XMP 3.0 portando i profili XMP da 2 a 5, tre a disposizione dei produttori e due riscrivibili (accessibili da software come Corsair iCUE, ad esempio).

Gli overclocker possono dare inoltre nomi più chiari ai profili grazie alla possibilità di usare 16 caratteri. Poiché le memorie DDR5 integrano un PMIC per derivare i canali di tensione (VDD, VDDQ e VPP) la regolazione della tensione avviene sulla DIMM stessa. Inoltre, sono triplicati i byte allocabili a XMP 3.0.

In tema di OC della memoria, c'è una novità interessante chiamata Intel Dynamic Memory Boost Technology. Il nome dice praticamente tutto, ovvero la memoria viene overcloccata in modo "intelligente" in base alla necessità, ossia in base al carico di lavoro. In pratica è come mettere il turbo, in modo automatico, alla memoria.

"Tradizionalmente quando overcloccate la memoria impostate una frequenza e quella rimane indefinitamente, come se fosse sempre overcloccata. Con i Core di 11esima generazione abbiamo introdotto il controllo manuale della frequenza della RAM in tempo reale che permette di passare dalla frequenza di default a una XMP. Con Intel Dynamic Memory Boost Technology la frequenza passa tra default e XMP in base alla necessità, in modo autonomo grazie a un algoritmo che decide quando alzare e abbassare il clock", ha spiegato Ragland.

La funzionalità, oltre a memorie DDR4 e DDR5 certificate, richiede un aggiornamento del BIOS che sarà pubblicato prossimamente.

Specifiche tecniche dei modelli

Come scritto all'inizio, i processori Intel Core di 12esima generazione Alder Lake arrivano sul mercato inizialmente in sei SKU, tre K e altrettante KF. La K indica come sempre il moltiplicatore sbloccato, mentre la F la disattivazione della GPU integrata, il che significa che è necessario avere una scheda video dedicata per visualizzare lo schermo. Salvo la GPU integrata attivata (UHD Graphics 770, architettura Xe) o disattivata, tra i modelli K e KF non ci sono differenze sul fronte delle specifiche tecniche e delle frequenze.

I processori Core i9-12900K e KF hanno 16 core (8 P-core e 8 E-core) e 24 thread (solo i P-core offrono l'Hyper-Threading, anche detto SMT), 30 MB di cache L3, 14 MB totali di cache L2 e frequenze che è complicato descrivere perché abbiamo due tipi di core e vari livelli di boost.

Partiamo dai P-core: la frequenza base è di 3,2 GHz, ma questi possono accelerare in Turbo Boost fino a 5,1 GHz e spingersi a 5,2 GHz in Turbo Boost Max 3.0. Gli E-core, dal canto loro, funzionano a 2,4 GHz e per spingersi fino a 3,9 GHz in Turbo Boost. Potete vedere tutte le specifiche dei vari modelli disponibili, con i prezzi in dollari (esentasse), nella seguente tabella:

Intel Core 12esima generazione desktop, Alder Lake-S
ModelliCore / ThreadCache L3 / L2E-Core (Base/Boost)P-Core (Base/Boost)Boost Max 3.0Base Power / Maximum TurboGPUMSRP
Core i9-12900K8P+8E/24T30 / 14 MB2,4/3,9 GHz3,2/5,1 GHz5,2 GHz125/241WUHD Graphics 770589$
Core i9-12900KF8P+8E/24T30 / 14 MB2,4/3,9 GHz3,2/5,1 GHz5,2 GHz125/241W-564$
Core i7-12700K8P+4E/20T25 / 12 MB2,7/3,8 GHz3,6/4,9 GHz5 GHz125/190WUHD Graphics 770409$
Core i7-12700KF8P+4E/20T25 / 12 MB2,7/3,8 GHz3,6/4,9 GHz5 GHz125/190W-384$
Core i5-12600K6P+4E/16T20 / 9,5 MB2,8/3,6 GHz3,7/4,9 GHz-125/150WUHD Graphics 770289$
Core i5-12600KF6P+4E/16T20 / 9,5 MB2,8/3,6 GHz3,7/4,9 GHz-125/150W-264$

I processori Alder Lake supportano due canali di memoria DDR5-4800 / DDR4-3200 per una capacità fino a 128 GB. Per tutti il Processor Base Power è di 125W, ma ci si spinge fino ai 150W dei modelli Core i5, ai 190W dei Core i7 e ai 241W dei Core i9. Tutte le CPU mettono a disposizione 20 linee PCI Express (16 PCIe 5.0 più 4 PCIe 4.0).

Da segnalare che il collegamento tra la CPU e il chipset evolve, passando a un massimo di 8 linee DMI 4.0 rispetto alle 3.0 della precedente generazione, raddoppiando così la bandwidth. Inoltre, il chipset Z690 mette a disposizione un massimo di 12 linee PCIe 4.0 (più 16 PCIe 3.0 per un totale di 28) e supporta Volume Management Device per permettere la gestione dello storage NVMe dal bus PCIe senza adattatori RAID o altro. Le motherboard di nuova generazione offrono, infine, connettività integrata Wi-Fi 6E, supporto alla memoria Optane, Thunderbolt 4 e USB 3.2 Gen 2x2 a 20 Gbps.